giovedì 28 luglio 2011

UNA SFIDA


martedì 26 luglio 2011

the black eyed pease incredibile. Brividi, da vedere assolutamente!

STRATEGIE PER CAMBIARE LA TUA VITA


Vorrei parlarTi di come  evitare di arrendersi, di come
combattere le avversità senza farsi schiacciare e senza piangersi
addosso. Di come sia importante, per non dire vitale, avere
stima di se stessi e credere in quello che si fa.
Vorrei  parlare anche di Te e delle Tue potenzialità. Vorrei parlarTi
del successo, e io conosco un solo tipo di successo:
quello che consente di fare della Tua vita ciò che più desideri.
Se ritieni di poter essere l’autore del Tuo futuro, del Tuo destino,
questo che scrivo e adatto a Te.
«Un uomo (o una donna), se ci crede veramente, può diventare
Ciò che più desidera». Il significato di quest’affermazione è molto più
profondo e veritiero di quanto possa sembrare; una persona, infatti, non deve
necessariamente possedere un castello o una reggia per sentirsi un
re. Una persona può sentirsi già un re nel momento in cui è in
grado di gestire quello che gli accade intorno e indirizza, nel
limite del possibile, gli eventi della vita. Della sua e, magari, di
quella di qualcun altro.

domenica 24 luglio 2011

Network marketing Italia

DATTI LA LIBERTA FINANZIARIA CHE MERITI


Quasi tutti si sono rassegnati al corso delle cose……questi sono i tempi.
Il posto fisso è un valore?
«No, per niente. È un disvalore».
Questo è il punto.
La cultura del posto è diversa dalla cultura del lavoro».
«La cultura del lavoro è ricerca, passione, intrapresa, coraggio, orgoglio. È apertura, confronto col mondo
.
Il posto fisso è qualcosa che ti arriva dall'alto, quasi un residuo feudale. È lo Stato che distribuisce ai sudditi i suoi favori. È un sistema rigido che ti segue in ogni istante della tua vita».
Una volta il posto fisso ti regalava una vita stabile,ora non è così, ora è solo un’illusione.
Il posto fisso era uno dei termini di un’equazione che teneva in piedi un mondo fondato sulla stabilità: casa, famiglia, lavoro, territorio.

sabato 23 luglio 2011


La nostra vita diventa una corsa senza meta,giriamo in tondo,come fossimo legati ad una corda
Descriviamo traiettorie circolari, senza più distinguere la partenza dall’arrivo.
Chi invece ha una vita lavorativa identificabile con i quadranti di destra,ha per così dire,delle abilità,diremo quasi genetiche.
Questo però deve indurci una riflessione,
perché tali abilità non vengono insegnate a scuola?
Perché la scuola ci indirizza verso il traguardo del posto fisso, e non invece verso quelle mete che ci darebbero la libertà finanziaria?
Il lavoro che va e viene, flessibile, precario, rischioso, frenetico, ogni giorno una scelta, ogni volta una scommessa.
Niente più Stato che ti coccola dalla culla alla tomba.
Niente certezze. Mobilità.
C’è un’intera generazione che ha fatto i conti con questa storia. Si sono adeguati. Si sono convinti che si può convivere con l’incertezza.
Qualcuno ha avuto paura, qualcun’altro ha pensato che questa vita in bilico è meno noiosa di quella dei padri.