sabato 23 luglio 2011


La nostra vita diventa una corsa senza meta,giriamo in tondo,come fossimo legati ad una corda
Descriviamo traiettorie circolari, senza più distinguere la partenza dall’arrivo.
Chi invece ha una vita lavorativa identificabile con i quadranti di destra,ha per così dire,delle abilità,diremo quasi genetiche.
Questo però deve indurci una riflessione,
perché tali abilità non vengono insegnate a scuola?
Perché la scuola ci indirizza verso il traguardo del posto fisso, e non invece verso quelle mete che ci darebbero la libertà finanziaria?
Il lavoro che va e viene, flessibile, precario, rischioso, frenetico, ogni giorno una scelta, ogni volta una scommessa.
Niente più Stato che ti coccola dalla culla alla tomba.
Niente certezze. Mobilità.
C’è un’intera generazione che ha fatto i conti con questa storia. Si sono adeguati. Si sono convinti che si può convivere con l’incertezza.
Qualcuno ha avuto paura, qualcun’altro ha pensato che questa vita in bilico è meno noiosa di quella dei padri.

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