venerdì 26 agosto 2011

LA FORZA AVVOLGENTE DELLE BARRIERE(7)


Abbiamo, nei post precedenti fatto una disamina di vari atteggiamenti della persona e credo che ciascuno ,che si identifichi o meno in qualcuna delle singolarità elencate, dovrebbe per molte volte nell’arco della giornata ,dire a se stesso:
       Non sei venuto a questo mondo per rispondere alle aspettative altrui,
                                ma per la tua evoluzione personale.



l'atteggiamento, per nostra fortuna, esprime una valutazione a cui si da un significato e che produce una emozione,ma non una convinzione e nemmeno una regola.
Le regole si riferiscono di solito a ciò che si deve o non si deve fare, mentre le convinzioni possono riguardare ciò che è possibile fare.
le regole sono trasmesse attraverso cultura ed educazione,che sono modalità esplicite d'insegnamento. Al contrario, le convinzioni si formano in modo inconsapevole, ogni individuo si costruisce le proprie, in maniera implicita, per effetto dell'influenza delle circostanze della vita.

(Io credo fermamente che le convinzioni siano appunto le sfumature di colore a cui accennavo nella quarta parte dell’argomento ,LE BARRIERE)

Mentre le regole insegnano attraverso divieti e prescrizioni, impartite in forma verbale, le convinzioni si formano tramite un linguaggio silenzioso, il linguaggio dell'esperienza.

La nostra fortuna è appunto che l’atteggiamento non esprimendo una convinzione ,ha in sé il germe del cambiamento,
Quindi l’ATTEGGIAMENTO  si può cambiare
A volte, cambiare richiede solo l'apprendimento di alcune abilità chiave, e niente più. Attraverso l'esercizio e il feedback, l'individuo riesce a ottenere il cambiamento desiderato.

Altre volte, invece, malgrado tutto l'impegno profuso nello svolgere le attività richieste, i cambiamenti sono piccoli, insoddisfacenti, durano poco, spariscono alle prime difficoltà e generano dubbio e frustrazione. In questi casi, la ragione sta spesso nell'esistenza di una convinzione limitante,o Credenza radicata, ma nascosta nella persona.

La Credenza possiamo definirla come quel che il mio inconscio ritiene vero oppure falso.
Dimora al di sotto della coscienza, e può esser necessario del lavoro per palesarla,da un lato, e modificarla dall’altro

In seguito vedremo come

Ciao a domani

Nessun commento:

Posta un commento