domenica 28 luglio 2013

ATTENTATO AL PRIMO MINISTRO UNGHERESE (ANTI MONDIALISTA) VIKTOR ORBAN

Il Convoglio del primo Ministro Ungherese Viktor Orban, coinvolto in uno strano incidente in Romania.

Paura e Tensione in tutta Europa per il paladino della sovranità nazionale ungherese, difensore dei popoli e faro per centinaia di milioni di europei.

 L'Uomo che sta combattendo una dura battaglia per il diritto e la sovranità contro i poteri occulti masso-bancari e i falchi della finanza internazionale vivo per miracolo. Attentato? La mente porta ad altri celebri casi analoghi
di Sergio Basile e Andras Kovacs




Convoglio di Viktor Orban, coinvolto in uno strano incidente 

Budapest, Bucarest – Nelle scorse ore, un evento davvero inquietante e anomalo ha fatto tremate milioni di Ungheresi e cittadini europei: almeno quelli che hanno imparato ad amare un personaggio del calibro di Viktor Orban, il Primo Ministro ungherese dal 2012 impegnato nella dura lotta per la sovranità della sua Nazione - la gloriosa terra dei Magiari - contro lo strapotere delle lobby massonico-bancarie europee ed europeiste, lafinanza e l'usura internazionale. Ma cosa è accaduto? Andiamo ai fatti: questo pomeriggio, in Romania, il convoglio che accompagnava Viktor Orbán, in viaggio verso laBalvanyos Summer University, con tanto di scorta (volanti della polizia rumena) ha subito un gravissimo incidente nel tratto di strada che collega le città di Kelementelke e Erdőszentgyörgy (vedi foto). L'auto con a bordo il Primo Ministro fortunatamenbte non è stata coinvolta in maniera diretta nell'incidente. Ma solo per pura provvidenza! L'auto andata letteralmente distrutta, è stata infatti quella del Console Generale ungherese in Csíkszereda, nella quale viaggiavano anche il suo vice e tre funzionari dell'Ufficio del Primo Ministro. L'auto – particolare molto inquietante - viaggiava molto vicina a quella di Orban. Sarà stato un caso? Un errore di valutazione di un presunto attentatore? Un piano perfetto andato storto?


Un personaggio onesto e scomodo 

I cinque membri dell'entourage del Primo Ministro sono stati trasportati d'urgenza in ospedale, in Romania. Gli investigatori sono già all'opera, ma le particolari dinamiche dell'incidente e le modalità con il quale esso si è sviluppato, hanno già fatto calare un velo di sospetti piuttosto pesante su una cerchia di personaggi, o quanto meno di ambienti "particolari". Di certo Orban non è un uomo che lascia indifferenti: o lo si ama o lo si odia. E ultimamente in Europa la lista dei personaggi – specie di un certo rilievo – ai quali il custode della sovranità ungherese non andava - e non va - a genio è piuttosto nutrita. Per contro egli rappresenta un modello ed un esempio - quanto ad onestà e nobiltà morale - per milioni di cittadini ungheresi ed europei. Specie nel Sud Europa e in Italia.


La storia si ripete? 

Purtroppo in queste ore i fantasmi ed i "sospetti" che si tratti di un attentato ad hoc, stanno aleggiando in maniera sempre più crescente su molti cittadini ungheresi, com'è per il sottoscritto (Andras Kovacs). Parlare di "caso" ci sembra davvero paradossale! Noi ungheresi abbiamo ancora davanti agli occhi e nella mente il caso "Alexander Dubcek", cioè l'attentato perpetrato ai danni del leader emblematico, del 1968, emblema dellaPrimavera di Praga, morto in uno strano incidente d'auto. Il pensiero non può che andare anche ai fratelli Kennedy e all'incidente aereo in Russia, quando l'interadelegazione del governo polacco, trovò la morte, incluso il presidente Kacinsky. Ucciso, perchè evidentemente scomodo. Infatti, come molti dei lettori ricorderanno, dalla relazione degli investigatori emersero inquietanti particolari: tracce di esplosivofurono trovati sui frammenti dell'aereo polacco TU-154 che si schiantò misteriosamente il 10 aprile 2010 nei pressi di Smolensk. Oltre al presidente polacco Lech Kaczynski, morirono la moglie e altri 94 tra i migliori funzionari polacchi. All'epoca, il quotidiano polacco Rzeczpospolita scrisse di residui di TNT e nitroglicerina trovati su 30 dei posti a sedere dell'aereo.


I Casi Dubcek, Kennedy e Kaczynski 

In molti credono ancora oggi che la Russia fosse stata dietro lo schianto dell'aereo. Il presidente Lech Kaczynski era espressione di un governo a trazione spiccatamente filo-americana, nonché uno dei più attivi promotori del piano missilistico di difesa del'ex Presidente Usa, George W. Bush, in Polonia. Un piano profondamente avversato dalla Russia. Molti teorici del complotto ad oggi sostengono l'esistenza di un video girato presumibilmente subito dopo lo schianto dell'aereo. Un video che sembrerebbe provare inequivocabilmente la teoria dell'attentato. Ma questa è un'altra storia.


Cuori in trepidante attesa e occhi sull'Ungheria e Santiago 

Ora l'Europa e il mondo hanno gli occhi puntati sull'Ungheria, a poche ore dall'altro sanguinoso e terribile attentato di Santiago De Compostela, che ha gettato nel lutto 500 milioni di europei, causando 89 vittime.

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