martedì 25 agosto 2015

Approvato microchip nelle pillole: la sanità digitalizzata



Anche se il sistema sanitario fatica ad aggiornarsi con dei semplici computer, viene approvata dalla FDA americana la pillola con microchip. Un’invenzione che, fino a qualche tempo fa, era una semplice teoria avanzata da complottisti.

Si tratta di pillole normalissime con microchip inserito e grande come un granello di sabbia. Difficile quindi da individuare una volta transitata all’interno del nostro corpo.

Ma a cosa serve il microchip? Si tratta di un chip in grado di comunicare direttamente coi medici e fornire la nostra situazione biologica di quel momento. Molti le definiscono quindi “pillole digitali.







Il microdispositivo è realizzato in silicio, magnesio e rame. Grazie ai succhi gastrici la pillola genera un voltaggio e trasferisce ad un cerotto HI-TECH applicato alla pelle del paziente tutte le informazioni. Sarà poi il cerotto a trasferire tutte le informazioni ai medici







Lo scopo di questa pillola appena approvata dalla FDA è, secondo i medici dello Scripps translational science institute di La Jolla, in California, quello di monitorare il paziente per accertarsi che prenda nel giusto modo le medicine. Ci chiediamo però se ci fosse davvero bisogno di un dispositivo da ingerire per far fronte a questo problema.

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