lunedì 24 agosto 2015

GRAVIOLA , PROPRIETA' E USO



Descrizione della pianta

Salita alla ribalta per le sue proprietà curative, la graviola, chiamata anche guanabana o soursop, è un'annonacea originaria delle Antille e diffusa in tutti i Caraibi, in Sudamerica, nell'Asia sudorientale e in Africa.






Produce un frutto tra i più grandi del genere Annona, capace di raggiungere i trenta centimetri; somiglia sostanzialmente ad una cherimoia, anche se la forma ricorda più quella di una pigna e le scaglie della buccia terminano a punta. La polpa è bianca e cremosa, dal sapore succulento, acidulo, a metà tra l'ananas e la fragola, con l'acidità del limone e con un tono finale di latte di cocco.






Graviola, alleato di

Sistema immunitario, sistema nervoso, scheletro, rinnovamento cellulare



Composizione nutrizionale e proprietà della graviola

Il frutto della graviola è piuttosto nutriente, ricco di zuccheri e vitamine, in special modo la C (300 grammi di graviola sono sufficienti a fornire la dose giornaliera raccomandata) e quelle del gruppo B, fosforo, magnesio, rame e calcio.

Ciò che la distingue dagli altri frutti però è l'alta concentrazione di alcaloidi e acetogenine con molte proprietà interessanti: stigmasterolo, sitosterolo, reticolina, cumarina, stepharina, annonacina. La graviola risulta avere proprietà antibatteriche, preventive dei tumori (specie al pancreas e al fegato), tonificanti, analgesiche.



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Controindicazioni

L'annonacina contenuta nel frutto rimane di fatto una neurotossina, motivo per quale è consigliato non esagerare nell'assunzione in quanto l'alta concentrazione di questo e di altri alcaloidi può interagire con altri farmaci, può indebolire la flora batterica e ledere il sistema nervoso.



Curiosità sulla graviola

In alcuni paesi, invece che limitarsi a riportarlo come un alimento che aiuta nella prevenzione dei tumori, viene pubblicizzato come un farmaco in grado di curare il cancro, sebbene non ci siano evidenze scientifiche a riguardo.



Come si mangia la graviola e come si cucina

Quando è pienamente maturo si presta benissimo al consumo da fresco, con un cucchiaio. Prima che maturi conserva una maggiore acidità, ed è ideale per succhi, frullati ed altre ricette.



In Etiopia e nei paesi settentrionali dell'America Latina viene usato come ingrediente per delle bevande fresche fatte con frutta e fiori. In Asia, cuocendolo nello zucchero, viene servito come dessert da strada.

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