mercoledì 30 settembre 2015

DIMENTICATE L’ACQUA SU MARTE: ECCO IL FOSSILE DI UN RETTILE MARZIANO


A poche ore dall'annuncio della Nasa che conferma la presenza di acqua liquida su Marte, i cacciatori di anomalie marziane hanno scoperto una bizzarra formazione che somiglia incredibilmente allo scheletro fossile di un dinosauro. Certo che se fosse vero l'acqua su Marte sarebbe una bazzecola!

Mentre la Nasa conferma la presenza di acqua allo stato liquido sulla superficie di Marte, i cacciatori di anomalie non se ne stanno con le mani in mano.

Un’immagine pubblicata dalla Nasa, ripresa dal rover Curiosity, mostra una bizzarra formazione rocciosa che secondo gli ufologi potrebbe essere lo scheletro fossile di un’animale preistorico vissuto su Marte.

Come segnalato dal canale YouTube “Paranormal Crucible”, l’immagine è stata scattata all’interno del cratere Gale immagine Nasa originale.

«Sembrano i resti di un mostro preistorico», si azzarda nel video. «Se guardiamo più da vicino, si può vedere un teschio con un piccolo osso, e possiamo vedere chiaramente l’orbita oculare e la spina dorsale curva dell’animale».


«Sembrano i resti di un mostro preistorico», si azzarda nel video. «Se guardiamo più da vicino, si può vedere un teschio con un piccolo osso, e possiamo vedere chiaramente l’orbita oculare e la spina dorsale curva dell’animale».

Gli autori del video pensano che i resti osservati nella foto siano simili alla struttura scheletrica dei Draghi di Komodo, enormi lucertole capaci di sopravvivere in ambienti molto difficili: «È possibile che una specie di rettile abbia camminato in passato sulla superficie di Marte?».






Come sempre in questi casi, ci si pone la domanda: si tratta realmente dei resti fossilizzati di un’antica creatura marziana oppure è solo un bizzarro inganno della nostra percezione?

Immagini simili a quest’ultima sono molto frequenti. I cacciatori di anomalie, infatti, in altre occasioni hanno trovato quelli che sembrano scheletri fossili, insetti marziani, manufatti e strutture sotterranee.

Ma la Nasa commenta spiegando che si tratta solo di rocce dall’erosione insolita e che i cacciatori di anomalie sono vittime della pareidolia, ovvero l’illusione ottica provocata da quei meccanismi del cervello che non sopporta le informazioni incomplete e che fa vedere oggetti e forme familiari anche dove non ce ne sono! Chi ha ragione?


fonte :ilnavigatorecurioso

Nessun commento:

Posta un commento