mercoledì 30 dicembre 2015

I LIBRETTI DEI FURBETTI – L’ANTITRUST MULTA POSTE ITALIANE PER “PUBBLICITÀ INGANNEVOLE” SUI LIBRETTI DI RISPARMIO – E BANKITALIA VUOLE CAPIRE SE I RISPARMIATORI ABBIANO RICEVUTO GLI INTERESSI GIUSTI


L’ente guidato dall’avvocato Pitruzzella ha multato per 540 mila euro le Poste per “pratiche commerciali scorrette”. Poste Italiane risponde che nessun risparmiatore è stato minimamente danneggiato….


Loredana Di Cesare e Antonio Massari per il “Fatto Quotidiano


Pubblicità ingannevole e fiducia tradita. Neanche il caro vecchio libretto postale sfugge alla bufera che coinvolge milioni di risparmiatori italiani.
L' Antitrust ha inflitto una multa di 540 mila euro a Poste Italiane per pratiche commerciali scorrette relative al libretto di risparmio postale "smart". Ma c' è di più: il libretto è anche nel mirino degli ispettori di Bankitalia che stanno verificando se i loro titolari abbiano incassato un tasso d' interesse inferiore a quello pattuito.

LO SPOT DI CASSA DEPOSITI AI BUONI DI POSTE ITALIANE


Libretto Smart. Nel 2013 Poste Italiane introduce il "libretto smart", offrendo un tasso di interesse più alto rispetto al libretto ordinario. A gennaio 2015 i possessori dello "smart" sono 1,8 milioni. Per raggiungere il tasso premiale è però necessario rispettare una lunga sequenza di condizioni che, peraltro, saranno modificate - da Cassa Depositi e Prestiti - per 19 volte in tre anni. Tra i possessori del libretto, molti sono pensionati, con poca dimestichezza rispetto alle clausole da rispettare. È necessario aver lasciato in giacenza sul libretto, per un certo periodo di tempo, il 90 per cento del capitale. Il tempo della giacenza prevista, però, muta più volte negli anni.

LO SPOT DI CASSA DEPOSITI AI BUONI DI POSTE ITALIANE


Bisogna accreditare stipendio o pensione in contanti o con assegno. In tanti hanno invece utilizzato lo strumento più consueto: accredito con bonifico. Altra condizione: usare l' home banking di Bancoposta.
Il paradosso. Molti clienti scrivono all' ufficio reclami di Poste e, quando le loro istanze vengono respinte, si rivolgono all' Abf (Arbitro bancario finanziario) e all' Autorità garante della concorrenza e del mercato. L' Antitrust a marzo apre il procedimento. Nel frattempo Poste avvia un "ravvedimento operoso": presenta un "formulario di impegni" e propone di risarcire i risparmiatori che hanno reclamato.

PITRUZZELLA


L' Agcm rigetta l' impegno avanzato da Poste: perché risarcire solo chi ha reclamato?
Il procedimento del Garante per "pubblicità ingannevole" si estende anche a Cassa Depositi e Prestiti, che però non sarà multata. L' Abf si pronuncia su circa 60 ricorsi - in gran parte con decisione favorevole ai clienti - e sottolinea che Poste ha "violato il canone della buona fede". Le decisioni dell' Abf si concentrano spesso sul requisito del 90% del capitale da mantenere, per un certo periodo, per ottenere gli interessi pattuiti.


L' Abf riscontra un paradosso: nel momento in cui il cliente aderisce alla promozione, Poste è già consapevole che non ne avrebbe diritto, ma omette di informarlo. In sostanza il cliente, già in partenza, non avrebbe diritto a ottenere gli interessi pattuiti.
La multa. Ma torniamo all' Antitrust e alla multa appena inflitta: il Garante rileva irregolarità nella pubblicità del libretto che non rappresenta "in modo trasparente le reali caratteristiche dell' offerta".

GIOVANNI PITRUZZELLA DA NAPOLITANO


Gli spot trasmessi tra gennaio e marzo 2015 descrivono un "tasso annuo lordo 1,5%" e "zero spese e zero commissioni" mentre "nella parte bassa dello schermo scorrono scritte a caratteri illeggibili". Il Garante parla di "condizioni diverse da quelle attese per un totale di circa 1-5 miliardi". In sostanza sui 30-40 miliardi di euro raccolti dal 2013, tra 1 e 5 miliardi derivano dagli spot ingannevoli della primavera scorsa.


La replica. Al Fatto, Poste comunica che "i libretti postali sono prodotti di risparmio emessi da Cdp e distribuiti attraverso la rete degli uffici postali. La sanzione comminata riguarda la modalità di promozione del prodotto, che per mera sintesi è stata impostata sul tasso di interesse particolarmente conveniente, rimandando altre informazioni al sito e a documenti informativi disponibili negli uffici postali.

ABI ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA


Nessun risparmiatore - continua Poste - è stato danneggiato. Gli interessi attivi maturati nell' arco temporale dell' offerta sono stati regolarmente corrisposti.
Lo stesso pronunciamento dell' Antitrust, di cui Poste Italiane prende atto rispettosamente, non mette in discussione la buona fede dell' attività pubblicitaria collegata con il Libretto".

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BANCA ITALIA



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