giovedì 21 gennaio 2016

“VLADIVOSTOK E SHANGHAI SARANNO UNITE DAI DIAMANTI”


A Vladivostok verrà testata e aperta quest'anno la borsa dei diamanti. Lo ha annunciato il vice premier e inviato speciale del Cremlino per il distretto federale dell'Estremo Oriente Yury Trutnev.



Ha chiesto di "avviare colloqui con i tradizionali acquirenti provenienti dalla Cina per sapere se non sarà più comodo recarsi a Vladivostok piuttosto che Anversa. Sono in corso questi colloqui e la reazione è positiva."

La Cina è ora il secondo compratore di diamanti nel mondo dopo gli USA. Anche il vicino Giappone un grande acquirente.

In un'intervista a "Sputnik" Kostantin Bunin, presidente del gruppo "Karat" e della società di consulenza internazionale "Karat-Pechino", ha osservato che la borsa di Vladivostok potrebbe anche interessare l'India ed Israele, che hanno le proprie strutture simili. La holding "Karat" è specializzata nell'estrazione e produzione di diamanti e oro. Opera in Russia, Hong Kong e Cina continentale, dove lavora da 4 anni.


"Sì, abbiamo bisogno della borsa di diamanti, oltretutto verranno negoziati sia diamanti grazzi che prodotti finiti di diamanti. Le trattative sono un indicatore di interesse per il progetto. Organizzare un mercato borsistico non è facile. Si affronteranno molte sfide e si discuteranno molte questioni. In primo luogo, naturalmente, con i partner cinesi."

Nella realizzazione del progetto della borsa di diamanti a Vladivostok, il governo russo studierà l'esperienza della borsa di Shanghai. Lo ha detto il vice ministro delle Finanze Alexei Moiseev a margine del Forum Economico Orientale di settembre dello scorso anno a Vladivostok. Ha suscitato l'interesse della parte russa, in particolare l'esperienza del funzionamento della dogana nella borsa di diamanti di Shanghai. È in grado di completare una transazione di diamanti in poche ore. Lo ha sottolineato Konstantin Bunin:

"E' interessata l'esperienza della borsa di diamanti di Shanghai, l'unica struttura in Cina che cura l'importazione di diamanti grezzi e prodotti finiti. Detto in altri termini per tutto il vasto territorio della Cina si possono importare i diamanti solo attraverso questa borsa di diamanti. Naturalmente questo permette di monitorare tutti i flussi finanziari e commerciali."

Oggi si discute la possibilità della futura cooperazione della piazza di negoziazione di Vladivostok con la borsa di diamanti di Shanghai. E' realisticamente possibile, ritiene Konstantin Bunin:

"Con la borsa di diamanti di Shanghai si dovranno armonizzare i corridoi valutari e commerciali. In Cina non c'è un altro partner. Se questo progetto è espresso a livello di governo, l'affare si svilupperà più rapidamente. In Cina se sono coinvolte le agenzie governative si fa tutto molto in fretta. La borsa dell'oro di Shanghai, per esempio, è stato registrata in 6 mesi, la borsa di diamanti di Shanghai è stata messa in piedi in 9 mesi. In Cina si risolve molto velocemente se le agenzie governative sono coinvolte."



La domanda di diamanti in Cina, come di altri beni di lusso, recentemente è diminuita. Tuttavia nei prossimi 5-10 anni crescerà a ritmi più veloci che nel resto del mondo grazie al benessere raggiunto dai cinesi. Gli analisti si aspettano che il gruppo minerario "Rio Tinto Group", il terzo a livello mondiale nel settore dei diamanti, in Cina dovrebbe registrare una domanda in crescita dell'8% l'anno contro una crescita del 3-5% in tutto il mondo. Secondo le loro stime, la Cina detiene il 13% del mercato mondiale dei diamanti con un volume d'affari di 85 miliardi di dollari l'anno.


Leggi tutto: http://it.sputnik

Nessun commento:

Posta un commento