venerdì 27 maggio 2016

MINERALE ESSENZIALE PER PREVENIRE L'OSTEOPOROSI, IPERTENSIONE E MALATTIE CARDIACHE, NON FARTELO MANCARE !!

Importanza del magnesio nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi, ipertensione e malattie cardiache

Ha un ruolo fondamentale nel metabolismo del corpo umano.
E' il coenzima di ben 350 enzimi.
(Coenzima Denominazione di sostanze organiche termostabili, non proteiche, di composizione chimica relativamente semplice, necessarie per l’azione biologica di numerose proteine)


Stiamo parlando del Magnesio

Svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo dei lipidi, dei glucidi, delle proteine, partecipa alla sintesi di atipi e lo stabilizza nel citoplasma, presiede ai meccanismi di trasporto ionico, consente la contrazione muscolare, consente la funzione delle pompe delle cellule.


Il magnesio è l'ottavo elemento più abbondante e costituisce circa il 2% della crosta terrestre,

è il terzo per abbondanza tra gli elementi disciolti nell'acqua marina.

È presente in grandi quantità nei semi e nelle foglie verdi.

Il fabbisogno giornaliero è di 350 mg, aumenta in gravidanza e con l'attività sportiva.

La cottura riduce fino al 75% il contenuto di magnesio.

La sua carenza determina astenia, nervosismo, contratture, morte improvvisa.

In cardiologia è usato nella terapia della torsione di punta, una aritmia mortale, infatti il Mg esplica una attività anti aritmica.

E' usato anche nell'infarto acuto e riduce in modo sensibile la mortalità.

Studi hanno anche dimostrato la sua importanza prevenzione e terapia del diabete di tipo II.

La carenza è frequente negli alcolizzati e nelle zone dove il cibo o l'acqua sono poveri di magnesio. Nella carenza grave troviamo allucinazione e delirio.

Deficienza di magnesio comporta a livello cardiaco, fibrosi, degenerazione cellulare, necrosi, calcificazione.

Nella sindrome premestruale i globuli rossi delle donne sofferenti di questa sindrome presentano un basso tasso di magnesio.

Contrastando l’effetto stimolante del calcio, il magnesio svolge un ruolo importante per le contrazioni neuromuscolari.

Aiuta anche a regolare l’equilibrio acido-alcalino dell’organismo.

Il magnesio stimola l’assorbimento e il metabolismo di altri minerali quali il calcio, il fosforo, il sodio e il potassio.

Aiuta inoltre ad utilizzare le vitamine del complesso B e le vitamine C ed E.

E’ di aiuto durante la crescita ossea ed è necessario per un buon funzionamento dei nervi e dei muscoli, compreso quello cardiaco.

Secondo alcuni studi il magnesio è associato alla regolazione della temperatura corporea.

La vitamina D è necessaria per una piena utilizzazione del magnesio.

La ghiandola surrenale secerne un ormone chiamato aldosterone, che aiuta a regolare il tasso di eliminazione del magnesio attraverso i reni e ne garantisce così una presenza costante nel corpo, indipendentemente dalle variazioni dell’assunzione alimentare.

Le perdite tendono ad aumentare con l’uso di diuretici e con il consumo di alcool.

Il Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa) suggerisce un’assunzione giornaliera di magnesio di 350 milligrammi per gli adulti di sesso maschile e di 280 milligrammi per le donne.

La quantità dovrà essere aumentata a 320 milligrammi durante la gravidanza e 355 milligrammi per i primi sei mesi di allattamento e 340 mg per gli altri sei mesi.

I neonati sino ai sei mesi hanno un fabbisogno di 40 mg e quelli da sei mesi a un anno di 60 mg.

I bambini da uno a tre anni hanno un fabbisogno di 80 mg, mentre dai 4 ai 6 il fabbisogno è di 120 mg e dai 7 ai 10 di 170 mg.

I ragazzi dagli 11 ai 14 anni devono assumerne 270 mg e dai 15 ai 18 anni 400 mg.

Il fabbisogno delle ragazze dagli 11 ai 14 anni è di 180 mg e dai 15 ai 18 anni è di 300 mg.

La tossicità è minima, grazie all’abilità dei reni di eliminare il magnesio in eccesso (sino a 60 g al giorno).

L’intossicazione da magnesio (ipermagnesiemia) è rara, ma può manifestarsi in diverse circostanze: quando la funzione urinaria è anormalmente diminuita, quando sono state assunte alte quantità del minerale o qualche volta dopo iniezioni intramuscolari.

La carenza di magnesio è un fenomeno molto comune.

La lavorazione e la cottura dei cibi ne provoca, molto spesso, l’eliminazione.

L’acido ossalico presente negli spinaci e l’acido fitico presente nei cereali, formano dei sali che fissano il magnesio dell’organismo.

La carenza di magnesio può manifestarsi in pazienti affetti da diabete, nelle persone che assumono diuretici o preparazioni a base di digitale, nelle persone anziane, nelle persone che soffrono di pancreatite, alcolismo cronico, disfunzioni renali, kwashiorkor, cirrosi epatica, arteriosclerosi, nelle gestanti, in persone che seguono una dieta a basso contenuto calorico o ad alto contenuto di carboidrati, oppure a causa di una grave mancanza di assorbimento causata da diarrea cronica o vomito.

Alcuni ormoni, se assunti come farmaci, possono sconvolgere il metabolismo e causare carenze locali. Il fluoro, alti livelli di zinco, alti livelli di vitamina D, i diuretici e la diarrea causano la carenza di magnesio.

Si ritiene che la carenza di magnesio sia legata alle malattie cardiocoronariche, tra le quali la necrosi miocardica.
Un’assunzione insufficiente di questo minerale può portare alla formazione di grumi nel sistema circolatorio e nel cervello e può facilitare depositi di calcio nei reni, nei vasi sanguigni e nel cuore.

L’insufficienza cardiaca causata da fibrillazione e lesioni delle piccole arterie è legata alla carenza di magnesio, come pure la vasodilatazione, seguita da comportamento ipercinetico e convulsioni fatali.

I sintomi di una carenza di magnesio possono includere disturbi gastrointestinali, mancanza di coordinazione, debolezza, cambiamenti di personalità, apprensione, spasmi muscolari, tremori, confusione, ritmo cardiaco irregolare, depressione, irritabilità e disorientamento.

La carenza ostacola la trasmissione degli impulsi nervosi e muscolari.

La carenza a lungo termine può portare alla tetania, come nel caso della carenza di calcio, alle allucinazioni alcoliche, a movimenti anormali di viso e occhi, alopecia (calvizie), gonfiore e lesioni alle gengive.

Il magnesio è fondamentale nella prevenzione degli attacchi di cuore e delle trombosi coronariche.

Gli integratori di magnesio possono proteggere dalle ischemie cardiache (mancanza di ossigeno del muscolo cardiaco causata da spasmi o restringimenti e intasamenti delle arterie coronarie).

Le persone che hanno assunto integratori di magnesio dopo un attacco di cuore hanno avuto un tasso di sopravvivenza più alto e una minore incidenza di pericolose aritmie.

Esso sembra avere una certa importanza nel controllare il modo in cui le cariche elettriche vengono utilizzate dall’organismo per indurre il passaggio degli elementi nutritivi all’interno e all’esterno delle cellule.

E’ stato usato con successo per curare la poliomielite.

Si è rivelato efficace anche nel trattamento di disturbi neuromuscolari, nervosismo, scoppi d’ira, sensibilità al rumore, depressione e tremori alle mani.

La sindrome pre-mestruale viene alleviata dal magnesio.

A pazienti con calcoli di ossalato sono stati somministrati 200 mg al giorno di magnesio insieme a 10 mg di vitamina B6; si possono somministrare anche 300 mg di solo magnesio, ma la presenza della vitamina B6 tende a ridurre ulteriormente i calcoli.

Il magnesio aiuta a prevenire l’accumulo di depositi di calcio nel tratto urinario.

Rende solubili nelle urine il calcio e il fosforo impedendone la trasformazione in calcoli duri.

Negli alcolizzati i livelli di magnesio nel sangue e nei muscoli sono bassi.

I trattamenti a base di magnesio aiutano l’organismo a trattenere il magnesio e spesso contribuiscono a controllare il delirium tremens.

Il magnesio aiuta a controllare vertigini, debolezza e spasmi muscolari, cardiopatie e ipertensione e instaura un giusto equilibrio del pH.

Giuste dosi di magnesio possono aiutare a ridurre il tasso di colesterolo nel sangue e a mantenere le arterie in buona salute.

E’ il magnesio, e non il calcio, il responsabile della formazione di quello smalto dei denti che resiste alle carie.

Indipendentemente dalla quantità di calcio che si ingerisce, 

in mancanza di magnesio non si avrà la formazione di uno smalto resistente.


Osteoporosi: senza il magnesio,il calcio non serve


Secondo recenti ricerche, per avere ossa robuste e scongiurare l'osteoporosi e' indispensabile un buon apporto di magnesio. E' questo minerale infatti che permette all'organismo di utilizzare il calcio e la vitamina D.



Latte e formaggio per avere ossa più sane. Per decenni l'assunzione di calcio è stata considerata il vero toccasana per prevenire l'osteoporosi. Ma negli ultimi anni le certezze hanno cominciato a vacillare. Anche perché alcune ricerche hanno evidenziato una bassissima incidenza di osteoporosi proprio tra popolazioni poco avvezze all'uso di latticini.

E allora? Allora il fatto è che il calcio da solo non è in grado di offrire un buon supporto alla salute. Addirittura, senza l'aiuto di un “alleato” come il magnesio potrebbe in certi casi risultare tossico. È il magnesio, infatti, che consente alle ossa di assorbire il calcio e molte delle vitamine necessarie per mantenersi in buona salute. Prima tra tutte la vitamina D, che ha proprio la funzione di trattenere il calcio nell'organismo.
Secondo il National Institutes of Health (Maryland, Usa), la maggior parte della popolazione presenta carenze di magnesio. Per buona parte dovute al fatto che l'agricoltura industriale depaupera il terreno di questo prezioso minerale, che in natura è contenuto soprattutto nella frutta secca, nei legumi, nelle verdure a foglia verde, nelle banane e nei cereali integrali. -

Contenuto di magnesio nei cibi più comuni per 100 grammi:
noci = 134 mg
pistacchi = 158 mg
riso integrale = 150 mg
riso brillato cotto = 28 mg
farina integrale = 113 mg
farina bianca = 25 mg
soia = 240 mg
cacao in polvere = 420 mg
mandorle = 270 mg
latte di mucca = 13 mg
piselli = 130 mg

Il magnesio in forma pura è altamente infiammabile, specialmente se in polvere.

Brucia con una fiamma bianca dalla luce accecante.

La cottura dei cibi riduce sensibilmente la disponibilità di magnesio negli alimenti.



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