sabato 25 giugno 2016

QUESTA VITA L’HAI SCELTA TU



Moltissime sono le verità in questo mondo, ancora più numerose e variopinte le vie insegnate per raggiungerle… o almeno riuscire, in quell’attimo che chiamiamo vita, a carpire un granello di sabbia dall’enorme spiaggia della Conoscenza.

In ogni ciclo temporale, esistono persone che riescono a squarciare il velo e dare uno sguardo dall’altra parte, o meglio, ricordare da dove si viene, dove si andrà, perché ognuno di noi è qui, perché ci siamo stati e forse ci ritorneremo, e come funziona ciò che chiamiamo realtà.

Sei letteralmente sceso in questa Vita per imparare qualcosa che ancora sai o non sai fare. Non importa che tu abbia scelto di scendere o qualcuno ti abbia per così dire… fatto cadere, il fatto è che ora sei qui, costretto ad attraversare una serie di esperienze. La fisica e la scienza moderna, tuttavia, hanno dimostrato che nessuno di noi, in realtà, è davvero qui. Ogni giorno che passa ci si può rendere sempre più conto del fatto che la realtà non esiste, o meglio, ognuno di noi percepisce solo una parte di essa, e per giunta in modo totalmente differente da tutti gli altri. Ognuno ha un suo proprio definibile punto di vista. Inoltre, anche il tempo e lo spazio non esistono.

Eppure ciò che tocchiamo vediamo e sentiamo lo percepiamo… come reale e basta.Siamo letteralmente rinchiusi in un algoritmo matematico/geometrico complicatissimo ed infinitamente elevato. Questo potenziale ed immenso super computer o matrix, ci tiene in una vibrazione costante di semi addormentamento, coprendo con un velo, per così dire, la nostra facoltà divina di renderci conto del fatto che stiamo dormendo… credendoci svegli.


L’unico modo per capire che si dorme, è svegliarsi. E svegliarsi, come per ogni altro tipo di lavoro su di Sé, rappresenta a volte il doversi confrontare con i peggiori demoni mai visti. A volte è più comodo e facile restare dove si è, accettare il male minore piuttosto che affrontare e scoprire se stessi.



Per svegliarsi, è previsto, cioè, uno sforzo notevole di volontà. Nessuno, infatti, può fare qualcosa al posto di un altro. Ognuno deve fare da sé. Le numerose vie di risveglio proposte all’umanità – alcune molto differenti tra loro – concordano TUTTE su alcuni punti essenziali:

– La realtà non esiste. Tutto ciò che è all’esterno di noi stessi, non esiste se non come nostra personale creazione/visione di ciò che davvero esiste… Riusciamo a vedere e percepire forse, solo il torsolo della mela, ignorando completamente tutta la polpa, la buccia e il mondo oltre la mela stessa. Possiamo osservare questo fenomeno attraverso la ‘Legge dello Specchio’.

– Osservazione di Sé. Gurdjeff spiegava nei suoi seminari che l’unico modo che abbiamo per comprendere noi stessi è osservarci. Osservare i nostri comportamenti, le nostre emozioni, le nostre risposte ad esse ecc. E’ un lavoro tutt’altro che facile e necessita di uno sforzo quotidiano.


Si può iniziare prendendo atto del fatto che per osservarsi all’interno, non bisogna perdere di vista ciò che resta all’esterno: quindi possiamo definire questa tecnica “attenzione condivisa”. Si tratta di mantenere allo stesso tempo il focus sul proprio corpo e sulla realtà esterna. All’inizio ci si perde subito o quasi, sembra facile eppure non lo è affatto. Si inizia con esercizi giornalieri, come questo: ripeti a te stesso mentre esegui semplici compiti quotidiani “Io sono qui”. Ad esempio: “Io sono qui e mi sto lavando i denti”oppure “Io sono qui e mi sto vestendo”, ecc.

Fare questi esercizi giornalieri con impegno, permette una sempre maggior consapevolezza si sé e osservazione interna e il mantenersi svegli. Si potrà notare presto un cambio di visuale vero e proprio su come percepiamo l’essere qui, o il vivere il presente.

Ma torniamo un attimo al concetto della vita, al fatto che volente o nolente… tu sei qui.Hai scelto questi genitori prima di nascere, per portare con te le cose non risolte e riviverle di nuovo. Riviverle in modo ciclico fino a quando non avrai compreso. Osserva, quindi, la vita dei tuoi genitori e, forse, potrai notare cosa stai riproducendo, quali cose vorresti lasciare andare e in che modo ti puoi differenziare da loro.

Oltre ad osservare te stesso, osserva gli altri. Le altre persone, inserite nelle situazioni che vivi ogni giorno, rappresentano il tuo grande specchio. Le difficoltà che stai vivendo sono la tua prova, la possibilità di trovare in te la spinta a cambiare, la voglia di sciogliere definitivamente la catena che ti inchioda nella ripetizione eterna di quegli schemi che chiamiamo reincarnazione, o vite passate (in realtà simultanee).

Quella che stai vivendo è una fase di passaggio che, probabilmente, non vedi l’ora che finisca, ma è proprio in questa fase che puoi apprendere l’insegnamento. Non è quando arrivi alla meta che impari la lezione, ma durante il viaggio. Quando troverai la tua Mission in questa vita, cioè il motivo vero per cui sei qui, la grande materia di studio che hai scelto e che comprende anche il tuo più grande potere…scoprirai di avere già gli strumenti che ti servono per svolgerla. Avrai forgiato le tue qualità proprio nelle fasi di transizione, cioè nel diventare ciò che sei diventato, nell’avere trovato il coraggio di osservarti e cambiare ciò che non permette il fluire di schemi differenti.

– Legge dello Specchio. Questo grande specchio che abbiamo di fronte, rappresenta la nostra personale consolle di comando della nostra nave spaziale, di noi stessi. In questi tempi di passaggio tra le dimensioni, lo specchio è forse non l’unico modo, ma comunque il modo più semplice per connettersi davvero agli altri.

Quante volte ti è capitato ti rivivere le stesse situazioni? Forse le persone cambiano, forse cambia il luogo, eppure il risultato è lo stesso, questo perché TU non sei cambiato.La tua Matrix ha riprodotto al tuo esterno una situazione ciclica, perché dentro hai ancora gli stessi meccanismi, quindi vedi le stesse cose e ottieni gli stessi risultati, o forse sempre peggio.



Iniziando ad utilizzare lo specchio, o meglio, a ricordarsi di utilizzarlo, riusciamo a sbloccare dentro di noi alcuni nodi che ci riportano a vivere sempre le stesse cose. E’ un po’ come se uscissimo dall’autostrada per rientrare sullo stesso tratto dieci km prima, sempre così in un infinito circolo vizioso. Mica possiamo dare la colpa all’autostrada, no? e allora perché ce la prendiamo con gli altri? perché diamo la colpa agli altri o al mondo? La colpa è solo nostra perché siamo noi a creare, e a seconda dei filtri che le esperienze passate ci hanno immesso, percepiamo. Quindi è di nuovo tutta una questione di punti di vista.

Partendo dal fatto che ognuno fa sempre il meglio che può, in quel momento e in quel punto dell’universo, a seconda della propria consapevolezza, analizziamo la legge dello specchio e scopriamo come usarla:

– La realtà non esiste, siamo noi a creare tutto. L’universo è virtuale e possiamo interagire a nostro piacimento.
– Risolvi il nodo nello specchio e ciò che crei cambierà, perché non ci sarà più quel meccanismo precedente a dargli forma.
– Se vivi un’esperienza che ti piace, non ti fai domande.
– Ogni esperienza che vivi che ti da fastidio rappresenta un nodo ed è la tua materia di studio, non arrabbiarti, quindi, non dare la colpa all’esterno, ricordati che sei tu a creare tutto, quindi per prima cosa chiediti qual’è il messaggio che devi interpretare.

Se ti da fastidio è perché rappresenta una parte di te che ancora non conosci, che non vuoi vedere o che non accetti; una parte di te che ti è stata tolta o negata; oppure una parte di te che vorresti avere. Per esempio: immagina la situazione in cui noi due stiamo litigando e tu mi urli contro. Io considero che comunque è un problema tuo se ti comporti male e non mio. Ma cosa posso imparare? (qual’è il messaggio per me?)

– Potrebbe significare che non conosco il mio lato aggressivo, magari mi comporto anche io così e non me ne rendo conto.
– Potrebbe significare che per tutta la vita quando volevo e potevo arrabbiarmi e urlare mi è stato impedito di farlo.
– Potrebbe significare che dentro di me credo di non avere il coraggio di essere aggressivo quando serve.

Posso quindi ragionare davvero su me stesso e capire il motivo di moltissime cose.Nello specchio gli altri servono a capire come sei tu. Se hai un problema, un’inquietudine, gli altri inconsciamente la prendono e te la rivoltano contro per fartela notare. Puoi continuare ad arrabbiarti e lamentarti, ma non cambierà mai nulla. Osservati invece, e osserva ciò che hai vissuto. Ti ci ritrovi?

Fai ancora questo piccolo esercizio: scrivi il nome di una persona che proprio non sopporti, scrivi le sue 3 caratteristiche che più ti danno fastidio e scoprirai che riguardano te. La pazienza, la tenacia, la volontà, il saper credere, avere fede nonostante tutto e tutti, vedere talenti e possibilità in te stesso e negli altri, cogliere le opportunità, riconoscere che nulla è per caso ma tutto è collegato, apprezzare ogni istante vivendo nel presente, godere i piaceri di questa Vita, essere felice anche quando non ne hai motivo: questo ed altro ti servirà, e lo stai imparando adesso.

Lascia andare ciò che ti porta stress e ascolta le tue intuizioni. Lasciati andare al flusso e agisci su te stesso.

Articolo di Sisma

Alcune parti sono liberamente tratte da:
“Risveglio” di Salvatore Brizzi
“Salto quantico” di Daniele Penna
“Evideon – L’universo evidente” di Corrado Malanga
“Legge dello Specchio” di Luigi Miano – Gregg Braden
Rivisto da www.fisicaquantistica.it

Fonte: http://veki.club/risveglio-consapevolezza-crescita/

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